sabato 17 marzo 2012

SIETE LETTORI O COLLEZIONISTI DA ARCHIVIO?

"L'università  del  Michigan  studia  i  comportamenti degli scoiattoli che accumulano le provviste di cibo per l'inverno.    I risultati della ricerca sono utili per analizzare il fenomeno "umano" del collezionismo compulsivo".
Si tratta di una forma ben conosciuta di accaparramento che conduce taluni soggetti a farsi "prendere la mano" dalla passione del collezionare al punto tale da rendere precarie le proprie condizioni economiche, e talvolta anche quelle dei familiari.

Al di la del fatto che è difficoltoso stabilire un limite oltre i quale risulti ben chiara la differenza tra "collezionisti lettori", ovvero coloro che hanno almeno letto quanto stipano nei già risicati spazi domestici, e gli "accaparratori ossessivi", ovvero collezionisti che non leggono nulla di quanto acquistano, ciò premesso, senza avere la minima intenzione di addentrarci in quella che è la psicologia ma rimanendo nel tema che riguarda i collezionisti di Dylan Dog, è noto che, parecchie persone, da anni, ammettono di continuare ad acquistare ciò che esce in edicola per una sorta di "dovere collezionistico", vale a dire per dare un seguito alla propria collezione e quindi tenerla aggiornata.  Di riflesso questi ultimi non leggono più il fumetto per svariati motivi, in primis perché il nostro Dylan Dog non è più quello dei tempi che furono, lasciato ormai in balia dei vari sceneggiatori, ognuno dei quali lo scrive a propro modo e non sempre dando un proseguo ad una certa linea editoriale.
Ritengo ormai inutile lamentarsi.   La casa editrice a tutti gli effetti è un'azienda mirante a produrre degli utili e il nostro amato fumetto è un "prodotto" di essa.
Per quale motivo secondo voi detta azienda dovrebbe modificare tale prodotto che a tutti gli effetti vende ancora parecchio, reintroducendo magari   il tanto sospirato  splatter, talvolta origine di rogne, più o meno ufficiali, e attacchi mediatici da stampa e organi pubblici?    A parere di chi scrive non vi è  alcun motivo.
Quanti di voi hanno letto gli albi acquistati in edicola in questo periodo??
Sarebbe interessante avere questa risposta dalla maggioranza di coloro che puntualmente comprano ancora Dylan Dog...
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9 commenti:

  1. perchè no proponi un sondaggio,dove poter dare un voto agli albi mensili,dal primo all'ultimo
    magari la Bonelli facendo delle indagini di mercato,valuterà l'opinione dei lettori ed agire di conseguenza
    l'unico modo per far capire alla Bonelli che il NOSTRO dylan dog non è più apprezzato cosi come lo scrivono
    è vero la maggioranza acquista il fumetto solo per scopo collezionistico,non più per passione
    mi piacevano le storie splatter,alcune machiavelliche,altre erano quasi un giallo ,delle storie le ho lette due volte per poter ben capire l'intento dello scrittore
    amavo anche le freddure di grucio, che a leggerle è uno spasso,ma a pensarle non credo sia cosi facile
    i fumetti odierni diventano monotoni ,noiosi,dove lo scrittore scrive per mestiere ,non per passione

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  2. In tutta onestà Roberto credo fermamente che alla Bonelli dell'opinione dei lettori ormai interessi poco.
    Può anche darsi che leggano i vari siti, non si può escludere, noi qua abbiamo avuto la visita di 2 persone importanti nel panorama a fumetti ma è da vedere se riportano a chi di dovere quanto leggono e anche lì non sono ottimista.
    Come ho detto DD vende, punto.

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  3. Io credo che sia come per un matrimonio, perlomeno per chi ha avuto il piacere di vivere questa esperienza, e cioè che è molto difficile riuscire ad accontentare tutti gli invitati, ci sarà sempre e comunque chi è contento, chi lo è in parte, e chi proprio per niente.
    Secondo me è più o meno la stessa cosa, c'è chi è amante dello splatter e chi invece il DD di oggi piace così com'è.
    Credo inoltre che la BONELLI i suoi conti tutto sommato li abbia fatti, ed a mio avviso ha preso due piccioni con una fava, si prende la fetta dei collezionisti fedeli ormai da tempo immemorabile e che non rinunciano a farsi mancare un solo albo, e quelli nuovi che di splatter non gliene frega una mazza.
    Ad un certo punto il cosidetto "CUORE" è normale venga messo da parte, quando subentra una certa linea politica, ovvero "PROFITTO" e "FATTURATO", quindi anche se sono un centinaio a soffrire perchè ormai il caro OLD BOY non gli va più a genio beh pazienza, l'importante rimane che sia soddisfatta la maggioranza.

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  4. mi dispiace ammetterlo,ma hai ragione in tutto succo del discorso:alla Bonelli non importa l'opinione del lettore(che ha fatto la fortuna della Bonelli in merito a dylan dog) conta solo il fatturato,tanto un collezionista se esce un albo interamente bianco,l'acquista ugualmente.

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  5. Ciao,io sono lettore e collezionista da 16 anni. in questi anni ho sempre comprato dyd appena uscito nelle edicole e letto subito dopo.Ovviamente come tutti ho percepito il declino del personaggio ma mai per la mente mi è passata l'idea di abbandonarlo,sia perchè sono un lettore di fumetti incallito(la mia collezione conta circa 3000 pezzi e li ho letti tutti)sia perchè da collezionista non riuscirei mai a sopportare quel vuoto creato dai numeri che eventualmente mi mancherebbero.Tutto questo per dire che sono d'accordo con l'analisi di Stefano per quanto riguarda i collezionisti ma anche per sottolineare che prima di tutto sono un lettore.Ovviamente come ogni collezionista mi privo di certe spese pur di poter comprare tutti i fumetti che mi interessano che escono ogni mese.Da fumatore riesco a rinunciare a comprare il tabacco pur di avere i soldi per comprare i vari bonelli che colleziono e la cosa mi sorprende alquanto e a volte mi fa pensare che il collezionismo come il fumare forse è anche un pò un vizio.

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  6. Più che un vizio è una passione che può divenire "viziosa" e incontrollabile.
    Credo sia necessario, prima di partecipare ad aste con prezzi assurdi, porsi sempre alcune domande: quali sono le priorità e quanto è il prezzo dell'oggetto tradotto in Lire? Non voglio spingere a ragionare ancora con il vecchio conio ma quando vedo che un monografico della Glamour viene più volte venduto a 200,00 euro, vale a dire oltre 387.000 Lire beh, scusatemi ma questo è collezionismo compulsivo nudo e crudo. La fretta in queste cose nuoce al portafoglio ed è sintomo della sindrome di "Scrat".
    Personalmente sono 25 anni che colleziono Dylan Dog e ancora non ho tutto, ho tanto, i pezzi che contano e costano non mi mancano, ma tutt'ora sto arricchendo la collezione, piano piano, aspettando sempre di trovare un prezzo che sia corretto.

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  7. Qualcuno spera sempre che alla "Sergio Bonelli Editore" si accorgano dei tanti commenti negativi lasciati dai lettori e riguardanti la scarsa qualità odierna delle storie.
    In questa sede mi è stato chiesto di fare un sondaggio sulla qualità delle medesime.

    Ora ci terrei che voi tutti leggiate gli interventi di ROBERTO RECCHIONI lasciati sul suo blog "http://prontoallaresa.blogspot.it/" (DALLA PARTE DI ASSO) e precisamente nel post "Essere o non essere Dylan Dog" che potrete trovare al seguente link:
    http://prontoallaresa.blogspot.it/2010/03/essere-o-non-essere-dylan-dog.html

    Un utente commentava quanto segue:
    "Magari, dopo l'uscita del film, le cose cambieranno...si spera. Ci sarà un richiamo maggiore al personaggio. Non lo so, forse. Comunque Dyd resta molto amato ma bisognerebbe rivederlo...le generazioni cambiano, cosi come i tempi."
    GUARDATE ORA COME INTERVIENE RECCHIONI (giustamente aggiungerei, quoto tutto quanto scrive e da tempo la penso esattamente come lui):
    23/03/10 12:20
    RRobe ha detto...
    Già.
    Bisogna proprio cambiarlo un personaggio che vende 250.000 copie, in effetti.

    e ancora...

    23/03/10 12:36
    RRobe ha detto...
    Per 3Deimos: il punto, molto semplice, è che un personaggio che vende tanto (e Dylan vende ancora davvero TANTO), non lo cambi. Non lo cambi perché, evidentemente, FUNZIONA ancora.

    e infine:
    23/03/10 13:09
    RRobe ha detto...
    Ma interpretare non è cambiare.
    Se mi dite che Dylan ha bisogno di cambiare io vi dico di no, perché funziona, lo dicono i numeri.
    Se mi dite che ha bisogno di interpretazioni forti e sentite, concordo pienamente.

    Ritornando al discorso che facevo in "SONDAGGIO: SIETE LETTORI O COLLEZIONISTI DA ARCHIVIO?" appare più che evidente che la mia opinione è condivisa anche da persone che lavorano gomito a gomito con l'Editore e quindi il "prodotto" Dylan Dog ce lo terremo così sino a quando non si avrà un netto calo delle vendite. Prima dimenticate lo splatter e i tempi sclaviani che furono meglio sarà per evitarvi delusioni, una lettura che annoia, teoricamente, non dovrebbe essere acquistata ma poi entriamo ancora nel merito del "dovere collezionistico".
    Lascio a voi ogni commento, Recchioni è stato chiaro, come sempre, e ha perfettamente definito quella che è la situazione attuale: stasi per utili costanti.
    Poi dove sta scritto che tornare allo splatter significherebbe per l'azienda "Sergio Bonelli Editore" una conferma di profitto o un incremento? Da nessuna parte. Potrebbe anche succedere che lo splatter non venga gradito dai lettori più recenti.
    Pertanto, per non avere spiacevoli sorprese, l'imprenditore avveduto, lascia tutto come è...
    Ed è infatti quello che stanno facendo anche ora mentre scrivo.

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  8. noi vecchi appassionati di dylan dog ,ormai non contiamo più nulla
    nella migliore delle ipotesi , il risultato del sondaggio è che più o meno l'80% degli acquirenti non legge dylan dog,per loro va bene cosi
    cosa può fare il 20% degli appassionati,che non apprezza l'attuale dylan dog
    sarebbe inutile anche boicottare l'acquisto degli albi mensili
    ci restera un bel ricordo dei tempi passati

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